IL DETTAGLIO INVISIBILE, DIVIENE IL CENTRO

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IL DETTAGLIO INVISIBILE, DIVIENE IL CENTRO

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Pubblicato da Giancarlo Valente in Meditazione · 25 Aprile 2021
Oggi, voglio condividere con voi questa riflessione: Il dettaglio che diventa un oggetto importante.

Quante volte passeggiamo per strada e tutto è come se restasse sullo sfondo, siamo spettatori della vita che ci passa, mentre, siamo magari proiettati nel futuro, su quello che dobbiamo fare, quello che dobbiamo sbrigare. Ogni mattina il più delle volte ancora prima di mettere i piedi a terra, indossiamo dei paraocchi, che ci lasciano una visione delle cose limitata.

Questa considerazione mi è stata ispirata da un grande artista: Domenico Gnoli che disse; Ogni oggetto e dettaglio dice più di noi stessi, ci riempie di stupore, di incanto, di idee. Basta amplificarlo dall'attenzione che gli si rivolge.

In particolare ogni parte di noi è fatta di dettagli, come lo definisce Gnoli, un centro di interesse, in senso etimologico, ciò che c'entra con, ciò con cui si deve fare i conti, con cui intavolare eventuali dialoghi, ciò che dà senso solo per il fatto di esistere e manifestarsi d'improvviso.

Quante volte osserviamo noi stessi con questi occhi, con la meraviglia di qualcosa di irripetibile, personale e autentico?!
Siamo giornalmente presi da tutto il resto che dimentichiamo il dialogo con noi stessi con ogni dettaglio di noi.

A tal proposito vi propongo un'esperienza da fare davanti ad uno specchio, rafforzeremo il rapporto più importante della nostra vita: quello con noi stessi. Vi starete chiedendo come mai davanti ad uno specchio? Lo specchio riflette non solo noi stessi ma anche tutti i sentimenti che proviamo per noi stessi. Ci fa comprendere dove ci sono delle resistenze e dove invece vi è totale apertura, dove l'energia si blocca e dove invece fluisce liberamente. Tutto, assumerà un nuovo significato e maggiore chiarezza.

Questa Tecnica che vi propongo di provare oggi è molto semplice, basta sedersi davanti ad uno specchio come si è più comodi, seduti in piedi, con le gambe incrociate, vestiti o nudi. Osservate ogni dettaglio di voi, del vostro corpo e per ogni dettaglio fate 3 lunghi respiri collegati. (Tra l'inspirazione e l'espirazione non bisogna fare pause) Il respiro dovrà essere naturale e non forzato. Faremo fluire i pensieri di ogni tipo: apprezzamento, disgusto, imbarazzo ecc... osserveremo i nostri pensieri senza giudicarli e/o analizzarli.

Questo dialogo silenzioso ma importante con noi, farà diventare ogni nostro dettaglio un meraviglioso centro, autentico, sincero, eccezionale e unico. Come dice Gnoli, ''Un dialogo come attivatore di stupore e di ricerca. Uno stupore reale con il nostro quotidiano che è eterno e non banale. Il dettaglio che compie un viaggio per attribuire stabilità ed eternità al quotidiano''. Ogni giorno i dettagli con cui intraprenderemo questo dialogo saranno diversi ed ogni volta impareremo cose diverse di noi stessi. Perchè la verità si cerca oltre l'aspetto sterettamente visibile.

Ogni volta che guardiamo qualsiasi cosa ci troviamo di fronte:
lo studium: cioè la realtà sociale, ovvero quello che è rappresentato, gli elementi che compongono ciò che guardiamo.
il punctum: ciò che ci coinvolge in quello che osserviamo, la ferita o il benessere che suscita in noi. È il momento in cui ciò che guardiamo ci osserva e agisce sulla nostra memoria, agendo su di noi.

Non vi resta che provare ed immergervi nell'essenziale che si nasconde nei dettagli che spesso ci sfuggono.
Grazie, un Abbraccio.

In basso vi lascio con delle brevi info su Domenico Gnoli che mi ha ispirato con la sua arte.


Domenico Gnoli ( Roma, 1933 - New York, 1970) Figlio d'arte dopo tutta la prima fase dove si dedicò all'illustrazione e alla scenografia teatrale, approda alla pittura. È qui che il suo sguardo si fa lente di ingrandimento tra il metafisico e il realismo estremo, ha si un atmosfera statica ma con dettagli reali. Sono temi che derivano dall'attualità, dalle situazioni famigliari della vita quotidiana, dalla contemplazione degli oggetti di cui possiamo avvertire la magia, che molto spesso nella routine quotidiana ci passano d'avanti e noi presi da altro non ci facciamo caso. Nell'arte di Gnoli si percepisce un'eco del Realismo Magico e molto della Pop Art, con le sue immagini ripetute e smaglianti, simboli consueti visti attraverso uno sguardo nuovo. La sua pittura è raffinata e geniale, sopratutto perchè mette in comunicazione il Pop con il Rinascimento e con il Surrealismo e la Metafisica un mix che lo conduce all'iperrealismo, che nasconde però una serie di mondi sorprendenti ed enigmatici. Una soluzione che crea stupore attraverso il consueto e l'usuale, rendendolo speciale attraverso il punto di vista ravvicinato e frammentato del mondo.







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